Oltre ad essere il titolo di un film del 2002, Panic Room è diventata negli ultimi anni una necessità sempre più richiesta ed utilizzata nelle abitazioni e negli uffici di moltissime persone nel mondo.
Avvocati che devono tenere protetti in una stanza privata i documenti personali dei propri clienti,
studi dentistici che vogliono proteggere il magazzino dove tengono i metalli preziosi necessari per il proprio lavoro, o più semplicemente quella stanza della casa dove potersi rifugiare nel caso ci si accorga di essere oggetto dell’intrusione di qualche malvivente.
La panic room può avere finestre che si affacciano sull’esterno dell’edificio, solitamente dotate di grate metalliche,
ma spesso sono stanze cieche dove il solo accesso è dato dalla porta interna allo stabile attraverso la quale devono poter passare solo le persone autorizzate, e non i malintenzionati.
Ed allora nasce la necessità di installare una porta antieffrazione, ovvero una porta che garantisca un livello di sicurezza di molto superiore a quello di qualunque porta interna standard.
Ora si deve prendere una decisione importante: installare un vero e proprio portoncino blindato internamente al locale oppure una porta antieffrazione, studiata appositamente per le panic room e per essere esteticamente molto più gradevole di un portoncino blindato?
La porta antieffrazione è dotata di serratura con Defender antitrapano, tre chiavistelli più lo scrocco, e rostri fissi dal lato delle cerniere. Garantisce un abbattimento acustico di 33 dB, e la lama paraspiffero inferiore garantisce un maggiore isolamento termico di qualsiasi altra porta interna tradizionale.
Dal punto di vista operativo, inoltre, una porta antieffrazione può essere posata direttamente su di un controtelaio in legno, tipicamente presente in corrispondenza di qualsiasi porta interna standard.
Volete quindi installare una porta antieffrazione in sostituzione di una porta interna tradizionale? Nessun problema: non dovete richiedere l’intervento di un artigiano edile, intervento che invece sarebbe assolutamente necessario nel caso si volesse posare un portoncino blindato.
Ma perché questa differenza? Perché un portoncino blindato ha un controtelaio di metallo che deve essere “murato”, ovvero installato con l’utilizzo di materiale cementizio in sostituzione del tipico controtelaio in legno che invece si utilizza per la posa di una porta interna tradizionale, e che è assolutamente idoneo anche per la posa in opera della porta antieffrazione.
Ed allora quali vantaggi si hanno nello scegliere le porte antieffrazione invece dei portoncini blindati? Non si deve smurare il controtelaio in legno della porta precedentemente installata, quindi non si fa polvere, non si deve ripristinare l’intonaco che inevitabilmente il muratore dovrebbe rompere per installare il controtelaio metallico, e di conseguenza non è necessario ritoccare la tinteggiatura murale.
La posa di una porta per panic room viene fatta direttamente dal posatore delle porte interne, che può smontare la porta tradizionale precedentemente installata e sostituirla con la porta antieffrazione, senza dover toccare l’intonaco e tutto quello che ne deriverebbe.
Inoltre la porta antieffrazione può avere la stessa finitura estetica delle altre porte interne della casa, addirittura con le cerniere a scomparsa, quindi esteticamente molto più gradevole di un portoncino blindato blindato.
Cerniere a scomparsa
Se siete intenzionati a realizzare una panic room nella vostra abitazione oppure all’interno dei locali della vostra attività lavorativa, la porta antieffrazione è certamente una soluzione da tenere in considerazione, esteticamente gradevole, facile da installare, e che non richiede alcun lavoro di muratura.
Per maggiori informazioni contattatemi al 349.7816696 oppure scrivetemi a info@topwood.it
a presto
Massimo
titolare Top Wood
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