Quando dieci anni fa un Cliente mi chiedeva quali potessero essere le soluzioni per posare un pavimento in legno da esterno, la sola risposta che potevo dare era: il teak, l’ipé, il pino trattato, e poche altre essenze. M ma il problema era sempre lo stesso: dopo un anno di permanenza all’esterno, l’azione degli agenti atmosferici faceva cambiare colore al legno.

In fase di acquisto ogni Cliente era stato avvertito di questo fatto, che nel legno era assolutamente impossibile da evitare; ma quando il legno iniziava a cambiare colore, ecco le prime telefonate: Il legno sta cominciando a cambiare colore: cosa posso fare? Posso dare un impregnante al legno? Devo carteggiarlo prima di dargli una vernice?

La mia risposta iniziava con il ricordare al cliente che questo fatto era del tutto naturale, e soprattutto era stato previsto, e che ci eravamo accordati sul fatto che nulla si sarebbe dovuto fare per non innescare nel pavimento un procedimento degenerativo.

Eppure quella patina grigia che il cliente vedeva comparire giorno dopo giorno sulla superficie del suo pavimento in legno da esterno, proprio non riusciva a tollerarla.

Pavimento in legno per esterno

Da qui l’idea da parte di qualche tecnico di provare a risolvere il problema: qualcuno ha incominciato a pensare di estrudere pavimenti in PVC da esterno; ma il pavimento in PVC non poteva essere rivestito della stessa pellicola con cui si rivestono i serramenti per dare loro l’effetto del legno, perché sui serramenti nessuno poggia i propri piedi, mentre sul pavimento si deve poter camminare,  e la finitura “effetto legno” non può rovinarsi dopo poco tempo: deve assolutamente resistere per molti anni.

Qualche mente brillante ha così iniziato a pensare ad un pavimento in materiale composito: del legno sminuzzato, a cui aggiungere dei polimeri. Ed ecco nascere quello che oggi tutti conoscono con il nome wpc.

Il pavimento in legno da esterno ha così avuto una svolta: il legno sminuzzato rendeva questi pavimenti gradevoli al tatto ed alla vista, e generava quelle sfumature e quelle venature che sono tipiche del legno; al tempo stesso la presenza dei polimeri rendeva il materiale robusto, imputrescibile, inattaccabile dai parassiti, impermeabile, e privo di variazioni di colore anche dopo anni di esposizione diretta agli agenti atmosferici.

 

Ed ecco la rivoluzione: il pavimento in legno da esterno, anche se non è più fatto di puro legno, non cambia più colore, nessuno deve pensare a carteggiarlo o riverniciarlo, è diventato idrorepellente, e si posa ancora più facilmente del classico legno da esterno in massello.

Grazie alla robustezza delle plance, che possono essere fornite con finitura levigata, zigrinata antiscivolo (come nella foto precedente) oppure imitare l’effetto del legno spazzolato, i magatelli con cui posare il pavimento in legno da esterno in wpc sono delle barre di alluminio, che quindi non si ossideranno mai e non andranno incontro alla marcescenza che prima o poi avrebbe inevitabilmente colpito qualsiasi magatello in legno.

Terrazzi, balconi, giardini, bordature delle piscine, non sono più un problema

Legno da esterno come bordature delle piscine

E con accessori specifici si possono portare “a livello” anche i pavimenti posati su superfici non perfettamente piane, come accade spesso con i terrazzi o i giardini, la cui pendenza naturale serve per lo scolo delle acque piovane.

Terrazzo in legno da esterno wpc

 

Se volete saperne di più e vedere quali sono le possibili soluzioni per il Vostro pavimento in legno da esterno, chiamatemi al 349.7816696 oppure scrivete a info@topwood.it

 

un saluto da Massimo, titolare TOP WOOD